Abbiamo letto con attenzione il Decreto del Presidente del Consiglio dove sostanzialmente si ribadisce lo stato di fatto della scorsa settimana. In teoria gli “allenamenti” si possono fare a “porte chiuse”, ovvero potremmo fare entrare i nostri associati a lezione, limitando il numero di accessi e adottando misure restrittive nella conduzione delle lezioni e lasciando, per i minori, i genitori fuori dall’edificio.
Il punto, però, a nostro avviso, non è tanto organizzativo, quanto di coerenza, responsabilità civile e tutela, in particolare nei confronti dei più piccoli, rispetto a una situazione che pur non presentando aspetti di peggioramento, è ancora in via di sviluppo e tutt’altro che risolta.
Anche in questo caso le indicazioni divulgate dall’amministrazione comunale di Granarolo sono state molto utili quali linee guida per arrivare ad una decisione orientata al senso di responsabilità e coerenza. Pensiamo che in questo momento e in questa settimana i motivi che possono spingere un’associazione ad aprire siano, alla fine, principalmente di tipo economico e di facilitazione delle famiglie. Se le scuole vengono ritenute luoghi di possibile trasmissione, ci sembra logico pensare che anche una scuola di danza possa esserlo in virtù dell’attività a stretto contatto fisico che si svolge al suo interno.
Confermiamo quindi la sospensione delle lezioni sino all’8 marzo.
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